La stagione invernale è finita ormai da un pezzo e manca poco all’estate. Siamo nella terra di mezzo, amici, nel limbo!
Ormai è tempo di cominciare a oliare la catena della vostra mountain bike, acquistare finalmente quel paio di scarponcini che vi piacciono, tirare fuori dal cassetto il Passaporto delle Dolomiti… insomma, è tempo di cominciare a prepararsi per la stagione estiva.
Ma come funziona per gli impianti di risalita? Cosa succede sulle piste da sci dal giorno dopo la chiusura fino alla riapertura?
Ho fatto quindi una chiacchierata con Cristian Moretti, il capo servizio di Alleghe Funivie.
Ma andiamo con ordine. Cristian è il capo servizio, che detto in poche parole è quello che ha la responsabilità di tutto il funzionamento degli impianti e delle piste di Alleghe attraverso l’organizzazione di turni e competenze di un numero di addetti che va dai 10 ai 50 in base al periodo dell’anno. E non è scontato, a meno che non vogliate fare la fine dei ragazzi di Frozen! Dopo aver disallestito le piste e le stazioni di partenza e arrivo degli impianti e con la certezza che nessuno studente sia rimasto intrappolato su una delle seggiovie, Cristian e i suoi ragazzi si occupano di effettuare vari interventi di manutenzione. La sicurezza di sciatori e lavoratori è infatti una delle sue priorità.
Mi ha raccontato che, sostanzialmente, la manutenzione può essere divisa in due categorie:manutenzioni ordinarie – ovvero a norma di legge come le revisioni periodiche degli impianti- e manutenzioni straordinarie – ovvero interventi con una pianificazione interna che sono mirati a risolvere problemi specifici dovuti all’usura come la sostituzioni di parti in gomma, cuscinetti etc.
Per sapere dove e come intervenire, vengono effettuati dei check up completi su tutte le linee nei periodi di chiusura.
Vi risparmio i tecnicismi del caso, ma sostanzialmente per un impianto di risalita funziona come per un’automobile: se si vuole mantenere uno standard di sicurezza adeguato e prolungarne per quanto possibile la vita bisogna effettuare degli interventi che vanno oltre la revisione obbligatoria per legge. Sentendo termini come cuscinetti, rulliere e controlli magneto-induttivi, che per me sono più o meno come l’arabo anche se l’arabo lo capisco meglio, ho chiesto a Cristian quali sono quindi le competenze necessarie per svolgere al meglio questi interventi. Ad Alleghe Funivie ci sono circa 10 persone altamente qualificate in ogni settore fondamentale (elettronica, informatica, idraulica e meccanica) a cui affiancano, in caso di interventi molto specifici, personale super specializzato di ditte esterne.
Ma basta parlare di impianti. E le piste?
Anche loro hanno bisogno di manutenzione, e non poca!
Cristian ci spiega che durante l’estate si procede con lo sfalcio e la risemina dell’erba, il rastrellamento e la rimozione di massi e il riempimento degli avvallamenti che si sono creati durante l’inverno. Il tutto perché, molto semplicemente, piste ben inerbite e planari richiedono una minore quantità di neve.
Inoltre, durante l’estate, le piste inerbite fungono anche da pascolo per greggi di ovini e bovini sia esterni che delle vicine malghe. Anche dal punto di vista idrogeologico ci sono delle manutenzioni da fare. Per esempio la pulizia e la manutenzione delle canaline di scolo per un corretto flusso delle acque di scioglimento e la messa in sicurezza dei versanti rispetto alle frane e agli smottamenti. Inoltre, bisogna controllare tutte le installazioni fisse di reti a bordo pista e plinti che, con il peso della neve durante l’inverno, possono aver subito dei danni.
Uno dei problemi che affliggono la montagna negli ultimi anni è l’invasione della vegetazione. Alleghe Funivie, in questo senso, opera con sfalci e pulizia del sottobosco nel raggio di 50 metri oltre il confine della pista procedendo, nel caso di taglio di piante, al rimboschimento.
Grazie a Cristian e a tutti i suoi ragazzi che in questi giorni stanno lavorando per offrirci un’estate piena di belle cose!