Hey hey hey! Come state?
Ci ritroviamo di nuovo per un’uscita virtuale tutti assieme sul territorio e visto il caldo torrido degli ultimi giorni, ho pensato di portarvi al Lago del Coldai! La passeggiata che porta al Lago del Coldai è un rito per tutti gli alleghesi e un’escursione imperdibile per tutti i visitatori, in più il bel laghetto ha un’acqua limpida e fresca dove potersi rinfrescare un pochino.
Quindi… let’s go!
Dopo una colazione abbondante ed energetica mi sono diretta verso Alleghe, dove ho preso un cappuccino con cornetto giusto per non farmi mancare nulla. Ore 8.30, salgo sulla prima cabinovia in direzione Piani di Pezzè... Mi è sempre piaciuto andare in cabinovia… mi sembra di essere dentro un uovo di pasqua e ogni volta che arrivo alla stazione a monte mi viene voglia di urlare “sorpresaaa” uscendo con un balzo dalla cabina. Ovviamente non l’ho mai fatto, anche perché altrimenti non sarei certo qui a raccontarvi storie.
Ai Piani di Pezzè ho cambiato impianto e, tramite la sbrilluccicosa cabinovia rossa sono salita al Col dei Baldi. Quelli veri partono a piedi da Alleghe, ma parliamoci chiaro: quelli veri sono anche un po’ fuori di testa! Arrivata a Col dei Baldi, carica e piena di energia e voglia di fare, mi sono incamminata velocemente lungo la strada sterrata di fronte all’impianto per quello che è un primo tratto facile e in discesa lungo il sentiero 561.
Arrivata a Malga Pioda mi sono fermata, ho guardato il sentiero inerpicarsi lungo la montagna e ho ripetuto ad alta voce per cinque volte il mio mantra personale (voi potete ripetere il vostro, ovviamente): “Io sono superAmina, io non ho paura delle salite!”.
Ho bevuto un sorso d’acqua, mi sono messa in bocca una caramella Rossana che probabilmente era nel mio zaino dal 2001 e via, ho cominciato la salita verso il rifugio Coldai sul sentiero 556!
Quando vedrete un vecchio Ape parcheggiato, saprete di essere davvero prossimi al rifugio! Alcuni lo potrebbero scambiare per un miraggio, invece c’è davvero. Non state avendo le allucinazioni perché avete preso troppo sole in testa, ve lo giuro. Quando ho visto quell’Ape mi sono sentita arrivata come quando Zuckerberg ha incassato il primo assegno multimilionario, credo.
Una birra fresca al rifugio, qualche foto al panorama, mezz’oretta di riposo meritato e… via, che la meta è il lago!
Dopo essersi riposati e possibilmente rifocillati, il sentiero 560 non fa certo paura… in una ventina di minuti di cammino, durante i quali ho di nuovo fatto delle soste per contare i sassi e parlare con le marmotte, sono arrivata alla Forcella Coldai, da cui si può ammirare il laghetto sottostante e si può pensare “mannaggia, se vado laggiù poi mi tocca anche tornare su!”.
Io ho fatto due minuti di pausa ripetendo un altro mio mantra personale: “Ormai siamo in ballo, balliamo!” e mi sono autoconvinta. Nonostante i 2192 metri della Forcella, faceva un caldo maledetto e l’idea di mettere i piedi cinque minuti nelle gelide acque del lago era alquanto allettante.
E infatti, l’acqua del lago era di una temperatura perfetta! Qualche pazzo ci ha fatto pure il bagno, io non mi sono spinta oltre la metà del polpaccio.
La passeggiata è facile e alla portata di tutti e offre una ricompensa unica e ineguagliabile: tranquillità, panorama e stretto contatto con la montagna!
Per i più allenati, è poi possibile proseguire verso il rifugio Tissi, altra chicca nascosta tra le rocce della “Parete delle pareti”.